Jean Jacque Rosseau
Jean-Jacques Rousseau e la sua pedagogia
Rousseau, nato a Ginevra nel 1712, è una delle figure più influenti della filosofia del XVIII secolo.
Il suo pensiero filosofico si concentrò principalmente sull'educazione, sulla politica e sulla critica alla società moderna.
Rousseau è celebre per le sue opere, tra cui Emilio o dell'educazione (1762), un trattato pedagogico che riflette le sue idee sull'educazione naturale. In quest'opera, Rousseau espone una teoria dell'educazione basata sul rispetto delle leggi naturali e sull'autonomia del bambino, criticando l'educazione tradizionale che, secondo lui, corrompe l'innocenza naturale dell'uomo.
Il concetto di "natura" nel pensiero di Rousseau
Per Rousseau, la "natura" è un concetto centrale, utilizzato per criticare la società moderna, che egli vede come un processo di degenerazione morale e politica rispetto a uno stato originario dell'uomo. Nel suo pensiero, la natura rappresenta un ideale di purezza e semplicità, e l'educazione dovrebbe rispettare e favorire il naturale sviluppo del bambino, al fine di preservarne la bontà originaria.
"Emilio o dell'educazione"
Il Emilio è suddiviso in cinque libri, ciascuno dedicato a una fase della crescita del ragazzo, con il quinto che tratta della formazione della futura moglie di Emilio, Sofia.
- Primo libro (da zero a sei anni): Rousseau enfatizza la bontà originaria dell'uomo e critica le convenzioni sociali che "corrompono" questa innocenza. Emilio cresce in un ambiente naturale, lontano dalla società.
- Secondo libro (da sei a undici anni): Emilio continua la sua educazione in un contesto naturale. Il precettore lo educa attraverso l'esperienza diretta, applicando il principio dell'educazione indiretta, ovvero educare il bambino senza forzarlo a imparare, ma piuttosto permettendogli di scoprire da sé.
- Terzo libro (da dodici a quindici anni): La fase successiva dell'educazione di Emilio lo prepara all'ingresso nell'adolescenza, puntando sullo sviluppo dell'autonomia e della capacità di pensiero razionale.
In sintesi, Rousseau propone una pedagogia centrata sull'idea che l'uomo nasca buono, ma che la società lo corrompa.

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